FI-PI-LI, pedaggio per i mezzi pesanti
“Sospendere e rinviare il pedaggio per i soli mezzi pesanti sulla Fi-Pi-Li, in attesa di approfondire il tema”. Lo hanno chiesto ieri gli esponenti di Assotir Toscana, associazione che riunisce numerose aziende di autotrasporto, mentre Fita Cna ha presentato sullo stesso tema un esposto ad Agcm. “Le risorse che verrebbero trovate col pedaggio selettivo dei mezzi pesanti - spiega il coordinatore di Assotir Toscana, Maurizio Bandecchi - non basterebbero per una vera operazione di adeguamento dell'arteria. Si tratterebbe infatti di decine di milioni di euro a fronte di centinaia di milioni necessari. I soldi del pedaggio, al limite, potrebbero servire a fare la manutenzione, come avviene oggi, rischiando però di appesantire il sistema economico della regione”.
“Un'opportuna fase concertativa - prosegue il segretario generale Assotir, Claudio Donati - finora assente, potrebbe ovviare a molte problematiche. Assotir ha già depositato la richiesta di audizione alla quarta Commissione consiliare: aprirà una fase di confronto istituzionale, che sarebbe sicuramente rafforzata se venisse avviato un dialogo anche con la giunta”.
Assotir, che sta studiando anche una campagna ironica basata sulla scena del pagamento del fiorino nel film Non ci resta che piangere, non ha al momento in programma azioni di protesta e punta sul confronto: “Vogliamo il dialogo, i margini ci sono". Da qui anche l'invito a partecipare alla conferenza stampa fatto ai consiglieri: lo hanno raccolto gli esponenti di Forza Italia, Lega e Fdi ma, secondo Assotir, l'ipotesi di un rinvio riscuoterebbe consensi ben più ampi. "Abbiamo fatto un giro di ricognizione con tutti i gruppi in Consiglio regionale - prosegue Bandecchi - e, anche con un minimo di sorpresa da parte nostra, abbiamo visto che ci sono perplessità da parte di tutti, dove più forti dove meno. Per contro, c'è un generale assenso verso l'idea di prendere tempo per approfondire meglio la cosa”.
In effetti però, in serata, il consigliere regionale Dem e responsabile infrastrutture del Pd toscano ha espresso una posizione diversa. “Le polemiche sul pedaggio - ha detto - non aiuteranno né a evitare le code né a completare i cantieri. Serve entrare nel merito, carte alla mano, e lo faremo direttamente con il presidente Giani che ha rilanciato un tema che merita tutta l'attenzione possibile. Noi come partito regionale, con in testa il segretario Fossi, siamo pronti a fare la nostra parte”.
A tornare sul tema, intanto, è anche la Cna Fita. “Abbiamo inviato all'Autorità garante della concorrenza e del mercato una segnalazione sulle criticità del progetto di introdurre, dal 2024, il pedaggio dei veicoli pesanti. L'aumento dei costi collide con la necessità di garantire alle imprese interessate pari condizioni di accesso al mercato. Se necessario, metteremo in campo ogni altra iniziativa per ovviare alla sciagurata misura che si intende adottare e che potrebbe fare da pericolosa apripista anche per altre realtà regionali”.
Nonostante le critiche, il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha già fatto sapere di voler proseguire sulla direzione tracciata. “Il progetto di Toscana Strade è stato pensato perché si possa arrivare a una gestione della Fi-Pi-Li - ha detto - senza dove rincorrere i cantieri, realizzando la corsia di emergenza e, nei tratti possibili, la terza corsia. Siccome i soldi alle strade non li danno né il Pnrr, né i fondi europei, o si mette un pedaggio ai tir, o questi lavori non si fanno. lo sono per fare questi lavori”.
“Un'opportuna fase concertativa - prosegue il segretario generale Assotir, Claudio Donati - finora assente, potrebbe ovviare a molte problematiche. Assotir ha già depositato la richiesta di audizione alla quarta Commissione consiliare: aprirà una fase di confronto istituzionale, che sarebbe sicuramente rafforzata se venisse avviato un dialogo anche con la giunta”.
Assotir, che sta studiando anche una campagna ironica basata sulla scena del pagamento del fiorino nel film Non ci resta che piangere, non ha al momento in programma azioni di protesta e punta sul confronto: “Vogliamo il dialogo, i margini ci sono". Da qui anche l'invito a partecipare alla conferenza stampa fatto ai consiglieri: lo hanno raccolto gli esponenti di Forza Italia, Lega e Fdi ma, secondo Assotir, l'ipotesi di un rinvio riscuoterebbe consensi ben più ampi. "Abbiamo fatto un giro di ricognizione con tutti i gruppi in Consiglio regionale - prosegue Bandecchi - e, anche con un minimo di sorpresa da parte nostra, abbiamo visto che ci sono perplessità da parte di tutti, dove più forti dove meno. Per contro, c'è un generale assenso verso l'idea di prendere tempo per approfondire meglio la cosa”.
In effetti però, in serata, il consigliere regionale Dem e responsabile infrastrutture del Pd toscano ha espresso una posizione diversa. “Le polemiche sul pedaggio - ha detto - non aiuteranno né a evitare le code né a completare i cantieri. Serve entrare nel merito, carte alla mano, e lo faremo direttamente con il presidente Giani che ha rilanciato un tema che merita tutta l'attenzione possibile. Noi come partito regionale, con in testa il segretario Fossi, siamo pronti a fare la nostra parte”.
A tornare sul tema, intanto, è anche la Cna Fita. “Abbiamo inviato all'Autorità garante della concorrenza e del mercato una segnalazione sulle criticità del progetto di introdurre, dal 2024, il pedaggio dei veicoli pesanti. L'aumento dei costi collide con la necessità di garantire alle imprese interessate pari condizioni di accesso al mercato. Se necessario, metteremo in campo ogni altra iniziativa per ovviare alla sciagurata misura che si intende adottare e che potrebbe fare da pericolosa apripista anche per altre realtà regionali”.
Nonostante le critiche, il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha già fatto sapere di voler proseguire sulla direzione tracciata. “Il progetto di Toscana Strade è stato pensato perché si possa arrivare a una gestione della Fi-Pi-Li - ha detto - senza dove rincorrere i cantieri, realizzando la corsia di emergenza e, nei tratti possibili, la terza corsia. Siccome i soldi alle strade non li danno né il Pnrr, né i fondi europei, o si mette un pedaggio ai tir, o questi lavori non si fanno. lo sono per fare questi lavori”.
Fonte: Nazione