Influenza del design nella riparazione dell’auto
Chi progetta la carrozzeria di un’auto tiene conto delle problematiche connesse alla sua riparazione? O il tutto viene lasciato all’inventiva e all’abilità dell’autoriparatore?
Oggi i design delle auto sono più complicati a causa dei progressi tecnologici che rendono la guida più sicura e più efficiente dal punto di vista dei consumi, ma anche perché i conducenti moderni vogliono sempre maggiore “comfort” nelle loro auto.
Il design, il confort e le prestazioni di un auto sono, pertanto, le caratteristiche che possono fare la differenza tra i consumatori nella scelta d’acquisto, ma chi progetta un auto tiene conto, oltre a queste particolarità, anche di quelle connesse alla sua eventuale riparazione? Per rispondere alla domanda, occorre scomodare chi si occupa di design e gli stessi carrozzieri che giorno dopo giorno devono confrontarsi con i continui cambiamenti dei materiali e delle tecniche di assemblaggio.
Da prove pratiche di riparabilità e delle indicazioni che ci pervengono dal mondo dell’autoriparazione, pare proprio che ai costruttori interessi ben poco dei problemi connessi alla riparabilità dei loro veicoli.
E’ il caso significativo dei fari anteriori (ma l’esempio potrebbe valere per molte altre parti) che, per alcuni modelli, necessitano di interventi di smontaggio rilevanti per sostituire una semplice lampadina. Per non parlare del paraurti, il cui scopo di assorbire colpi, che è utilizzato sempre più spesso quale supporto di accessori (led di posizione,fari anti nebbia, sensori di parcheggio, radar, videocamere) che in caso di urto, anche modesto, contribuiscono ad aggravare notevolmente il danno sia per il costo dei ricambi sia per la mano d’opera necessaria. Vi è quindi da supporre che per costruttore la riparazione non rientri fra le priorità quando progetta l’auto a tal proposito, in occasione di un convegno, dove erano presentate le perfomance delle rispettive aziende da parte dei maggiori design italiani e stranieri, alla domanda se nel progettare un’auto tenevano conto delle problematiche riparative alla carrozzeria, la risposta è stata prevalentemente negativa.
I principali obiettivi dei designer sono quelli di progettare un auto bella, funzionale, confortevole ed economica nel processo costruttivo, così come richiesto dal cliente (costruttore).
ALLA PROVA DEI FATTI
Uno fra i più importanti istituti italiani di ricerca sull’autoriparazione e formazione tecnica, dopo aver effettuato prove di crash a 15km/h (così detto “urto da città”) su vari veicoli di marche diverse, ne ha ricavato interessanti indicazioni sulla danneggi abilità e riparabilità di alcuni veicoli, al fine di suggerire ai costruttori soluzioni di sinistro. Purtroppo, i problemi connessi alla riparazione accadono quando la produzione dei veicoli è ormai avviata e, salvo rari casi, diviene difficile modificare la catena produttiva, con conseguenti oneri a carico dell’autoriparatore, con operazioni più complesse quando deve intervenire per danni da incidente.
A seguito della crisi economica che ha interessato l’Europa e l’ Italia, in alcuni casi per contenere i costi è stata addirittura differenziata la produzione dello stesso modello di veicolo in funzione del mercato di riferimento. Per esempio, si è eliminata la traversa “sacrificale” posteriore per il mercato italiano. E’ evidente che l’assenza di questo importante elemento porta inevitabilmente l’urto a scaricarsi sulle parti strutturali, come i longheroni e il pavimento, ben più costosi da ripristinare.
Al di là di questo episodio, i progressi costruttivi rendono le macchine moderne più costose e tecnologicamente più complicate da riparare, per una serie di motivi:
I MATERIALI INFLUENZANO I COSTI
Sostituire una parte di un veicolo non è così semplice come lo era qualche anno fa. Le nuove tecniche e i nuovi strumenti rendono la riparazione più specializzata che mai, i tecnici di oggi non sono gli autoriparatori di ieri. La riparazione necessita di maggiori attrezzature specifiche e questo fa aumentare i costi.
Oggi i design delle auto sono più complicati a causa dei progressi tecnologici che rendono la guida più sicura e più efficiente dal punto di vista dei consumi, ma anche perché i conducenti moderni vogliono sempre maggiore “comfort” nelle loro auto.
Il design, il confort e le prestazioni di un auto sono, pertanto, le caratteristiche che possono fare la differenza tra i consumatori nella scelta d’acquisto, ma chi progetta un auto tiene conto, oltre a queste particolarità, anche di quelle connesse alla sua eventuale riparazione? Per rispondere alla domanda, occorre scomodare chi si occupa di design e gli stessi carrozzieri che giorno dopo giorno devono confrontarsi con i continui cambiamenti dei materiali e delle tecniche di assemblaggio.
Da prove pratiche di riparabilità e delle indicazioni che ci pervengono dal mondo dell’autoriparazione, pare proprio che ai costruttori interessi ben poco dei problemi connessi alla riparabilità dei loro veicoli.
E’ il caso significativo dei fari anteriori (ma l’esempio potrebbe valere per molte altre parti) che, per alcuni modelli, necessitano di interventi di smontaggio rilevanti per sostituire una semplice lampadina. Per non parlare del paraurti, il cui scopo di assorbire colpi, che è utilizzato sempre più spesso quale supporto di accessori (led di posizione,fari anti nebbia, sensori di parcheggio, radar, videocamere) che in caso di urto, anche modesto, contribuiscono ad aggravare notevolmente il danno sia per il costo dei ricambi sia per la mano d’opera necessaria. Vi è quindi da supporre che per costruttore la riparazione non rientri fra le priorità quando progetta l’auto a tal proposito, in occasione di un convegno, dove erano presentate le perfomance delle rispettive aziende da parte dei maggiori design italiani e stranieri, alla domanda se nel progettare un’auto tenevano conto delle problematiche riparative alla carrozzeria, la risposta è stata prevalentemente negativa.
I principali obiettivi dei designer sono quelli di progettare un auto bella, funzionale, confortevole ed economica nel processo costruttivo, così come richiesto dal cliente (costruttore).
ALLA PROVA DEI FATTI
Uno fra i più importanti istituti italiani di ricerca sull’autoriparazione e formazione tecnica, dopo aver effettuato prove di crash a 15km/h (così detto “urto da città”) su vari veicoli di marche diverse, ne ha ricavato interessanti indicazioni sulla danneggi abilità e riparabilità di alcuni veicoli, al fine di suggerire ai costruttori soluzioni di sinistro. Purtroppo, i problemi connessi alla riparazione accadono quando la produzione dei veicoli è ormai avviata e, salvo rari casi, diviene difficile modificare la catena produttiva, con conseguenti oneri a carico dell’autoriparatore, con operazioni più complesse quando deve intervenire per danni da incidente.
A seguito della crisi economica che ha interessato l’Europa e l’ Italia, in alcuni casi per contenere i costi è stata addirittura differenziata la produzione dello stesso modello di veicolo in funzione del mercato di riferimento. Per esempio, si è eliminata la traversa “sacrificale” posteriore per il mercato italiano. E’ evidente che l’assenza di questo importante elemento porta inevitabilmente l’urto a scaricarsi sulle parti strutturali, come i longheroni e il pavimento, ben più costosi da ripristinare.
Al di là di questo episodio, i progressi costruttivi rendono le macchine moderne più costose e tecnologicamente più complicate da riparare, per una serie di motivi:
- I veicoli moderni hanno più parti mobili e sistemi da ripristinare in caso di incidente;
- La maggiore complessità comporta ulteriori passaggi e tempi per riparare apparati di controllo e assistenza;
- I nuovi materiali richiedono sostituzioni. Ad esempio, le parti in acciaio ad alta-ultra resistenza devono essere sostituite perché l’acciaio non può essere raddrizzato con calore eccessivo senza perdere la sua resistenza;
- Le riparazioni ad alta tecnologia richiedono nuovi strumenti e attrezzature costosi;
- La riparazione di sistemi complessi richiede più abilità e formazione, aumentando il costo del lavoro.
I MATERIALI INFLUENZANO I COSTI
Sostituire una parte di un veicolo non è così semplice come lo era qualche anno fa. Le nuove tecniche e i nuovi strumenti rendono la riparazione più specializzata che mai, i tecnici di oggi non sono gli autoriparatori di ieri. La riparazione necessita di maggiori attrezzature specifiche e questo fa aumentare i costi.
Fonte: Il Carrozziere 4.0