L’organizzazione della sicurezza nella tua impresa
L’organizzazione è un compito della direzione, che deve stabilire le competenze e le responsabilità delle varie figure, riportando in un diagramma delle funzioni, CHI – FA – COSA e illustrando: quali sono i compiti da svolgere, chi partecipa allo svolgimento dei singoli compiti, quali sono le competenze del singolo. Il diagramma deve essere illustrato a tutti ed esposto permanentemente. Tra i compiti da analizzare e programmare, non si devono dimenticare la fornitura di istruzioni di lavoro, riunioni di lavoro, frequenti colloqui con i collaboratori, individuazione e diffusione di obiettivi, adeguamenti del posto di lavoro, gestione dei nuovi assunti, ecc.
A cosa serve una buona organizzazione? Ad evitare perdite di tempo, disguidi e conflitti, a migliorare la produttività e il clima lavorativo, ad aumentare l’orgoglio dei lavoratori di far parte della vostra azienda, nonché la collaborazione il coordinamento tra le varie figure.
MALATTIE PROFESSIONALI
A cosa serve una buona organizzazione? Ad evitare perdite di tempo, disguidi e conflitti, a migliorare la produttività e il clima lavorativo, ad aumentare l’orgoglio dei lavoratori di far parte della vostra azienda, nonché la collaborazione il coordinamento tra le varie figure.
MALATTIE PROFESSIONALI
La malattia professionale è una patologia che il lavoratore contrae per effetto dell’attività lavorativa svolta. Deve essere dunque presente il rapporto causale tra la malattia in questione e lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Il rischio può essere provocato dall’attività professionale che il lavoratore svolge, ma anche dall’ambiente in cui la lavorazione ha luogo. L’Inail, attraverso prestazioni di tipo economico, sanitario e riabilitativo, provvede all’indennizzo dei danni provocati dalle malattie professionali.
Le malattie professionali si dividono in tabellate e non tabellate. Per quelle tabellate (presenti in un elenco) al lavoratore non compete l’onere di dimostrare l’origine professionale della malattia, per quelle non tabellate il lavoratore assicurato ha invece l’onere di dimostrare l’origine professionale della patologia da cui è affetto per ottenere l’indennizzo INAIL.
Tra le malattie tabellate troviamo quelle causate da metalli e sostanze chimiche pericolose, polveri o farine di cereali, polveri di legno, oli minerali, amianto, cemento, saldatura, rumore, vibrazioni, movimenti ripetuti, UVA, ecc.
Le malattie professionali non tabellate possono essere causate ad esempio dallo svolgimento di attività durante la notte, dall’esposizioni a campi elettromagnetici, movimentazione manuale dei carichi, esposizione prolungata allo schermo del computer, ecc.
Tra le malattie professionali che non fanno parte delle patologie racchiuse nelle tabelle individuate dall’INAIL, ci sono: malattie cardiache, disturbi gastrointestinali, disturbi endocrini, disturbi del sonno, disturbi psicologici, come ansia e depressione.
Il rischio può essere provocato dall’attività professionale che il lavoratore svolge, ma anche dall’ambiente in cui la lavorazione ha luogo. L’Inail, attraverso prestazioni di tipo economico, sanitario e riabilitativo, provvede all’indennizzo dei danni provocati dalle malattie professionali.
Le malattie professionali si dividono in tabellate e non tabellate. Per quelle tabellate (presenti in un elenco) al lavoratore non compete l’onere di dimostrare l’origine professionale della malattia, per quelle non tabellate il lavoratore assicurato ha invece l’onere di dimostrare l’origine professionale della patologia da cui è affetto per ottenere l’indennizzo INAIL.
Tra le malattie tabellate troviamo quelle causate da metalli e sostanze chimiche pericolose, polveri o farine di cereali, polveri di legno, oli minerali, amianto, cemento, saldatura, rumore, vibrazioni, movimenti ripetuti, UVA, ecc.
Le malattie professionali non tabellate possono essere causate ad esempio dallo svolgimento di attività durante la notte, dall’esposizioni a campi elettromagnetici, movimentazione manuale dei carichi, esposizione prolungata allo schermo del computer, ecc.
Tra le malattie professionali che non fanno parte delle patologie racchiuse nelle tabelle individuate dall’INAIL, ci sono: malattie cardiache, disturbi gastrointestinali, disturbi endocrini, disturbi del sonno, disturbi psicologici, come ansia e depressione.
Fonte: Protecno