Il mercato dei veicoli industriali: -13,8% e -15,1%
Resi noti dal Centro Studi e Statistiche di Unrae i dati relativi alle immatricolazioni 2020. I veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5 tonnellate si sono fermati a quota 20.370 unità segnando un meno 19,8 per cento rispetto all’anno precedente. Un calo tutto sommato contenuto, inferiore rispetto a quanto stimato la scorsa primavera. “Pur in un periodo di crisi come quello attuale – ha commentato Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae – e in ragione di un atteso rimbalzo dell’economia, nel corso del 2021 ci attendiamo un mercato in ripresa. Sebbene grazie agli incentivi gli acquisti si stiano sempre più orientando verso motorizzazioni alternative, la loro offerta sul mercato rimane ancora limitata, indirizzando la scelta nei confronti di motorizzazioni tradizionali. Dalle indicazioni del Ministero e della RAM SpA sappiamo peraltro che la prima categoria di veicoli a esaurire le risorse per investimenti disponibili nel 2020 è stata proprio quella degli Euro VI acquistati contro rottamazione.
Considerate le dimensioni medio piccole della maggior parte delle imprese italiane di autotrasporto e l’impossibilità di ottenere dalla committenza una revisione delle tariffe di trasporto per l’impiego di veicoli elettrici e/o ibridi, gli acquisti di veicoli Diesel e LNG Euro VI rimangono l’unica alternativa economicamente sostenibile per le aziende del nostro Paese”.
Calo più pesante per i commerciali fino a 3,5 tonnellate: 160.220 immatricolazioni costringono il comparto a fare i conti con un meno 15,1 per cento. “La Legge di Bilancio 2021 con uno stanziamento di 50 milioni di euro, - ha ricordato Michele Prisci, Presidente Unrae – accoglie le auspicate richieste delle Associazioni del settore. Guardiamo avanti con maggiore fiducia, nella consapevolezza che con questa manovra è stata riconosciuta l’importanza del settore dei veicoli commerciali per la nostra economia e l’urgente necessità di accelerare il rinnovo di un parco circolante ancora molto anziano”.
Considerate le dimensioni medio piccole della maggior parte delle imprese italiane di autotrasporto e l’impossibilità di ottenere dalla committenza una revisione delle tariffe di trasporto per l’impiego di veicoli elettrici e/o ibridi, gli acquisti di veicoli Diesel e LNG Euro VI rimangono l’unica alternativa economicamente sostenibile per le aziende del nostro Paese”.
Calo più pesante per i commerciali fino a 3,5 tonnellate: 160.220 immatricolazioni costringono il comparto a fare i conti con un meno 15,1 per cento. “La Legge di Bilancio 2021 con uno stanziamento di 50 milioni di euro, - ha ricordato Michele Prisci, Presidente Unrae – accoglie le auspicate richieste delle Associazioni del settore. Guardiamo avanti con maggiore fiducia, nella consapevolezza che con questa manovra è stata riconosciuta l’importanza del settore dei veicoli commerciali per la nostra economia e l’urgente necessità di accelerare il rinnovo di un parco circolante ancora molto anziano”.
Fonte: Vie e Trasporti