22 Dicembre 2024

Le lezioni del 2020: i numeri durante la pandemia

Uno dei pochissimi numeri positivi del 2020 riguarda l’e-commerce: gli acquisti online di beni e prodotti sono esplosi (+31%) durante la pandemia.

Diversi osservatori indicano questa tendenza come una di quelle destinate a durare anche quando tutto sarà finito e, infatti, a guardare in controluce i numeri della logistica si intuiscono alcune spinte preparatorie in tale direzione: il fatturato tutto sommato ha tenuto, a dimostrazione della centralità delle consegne e della logistica durante il primo (e i successivi) lockdown. Il mercato dei mezzi pesanti gravi perdite, ma meno intense di quello dell’automobile e, fattore ancora più importante, nel segmento sotto le 3,5 tonnellate (quello impiegato nella logistica urbana), la domanda di veicoli a basso impatto ambientale è aumentata di 7 volte rispetto al 2019. E’ la prova che la logistica green non si è fermata con il Covid e che l’attenzione e gli investimenti degli operatori si stanno concentrando sull’ultimo miglio. Sulla lunga percorrenza, ha “vinto” l’intermodale, anche se nei porti si registra massima allerta con una perdita del traffico merci di circa il 40% (contro una media europea del 17%). Qui l’impressione è che la pandemia abbia accelerato un processo già in atto di progressiva marginalizzazione dei nostri scali.

Il reshoring, ovvero la riduzione delle filiere produttive, ventilato da diverse grandi player mondiali come risposta consapevole alla crisi sanitaria, potrebbe peggiorare la situazione se i rimedi (quelli veri) non arriveranno in tempi veramente stretti.


VEICOLI

-13,8% è la perdita delle immatricolazioni di veicoli industriali con massa superiore a 3,5 ton nel 2020. Il segmento più colpito è quello dei mezzi tra le 3,5 e le 6 tonnellate che ha perso il 21,2%.

Segna un -15,1% il mercato dei veicoli commerciali (fino a 3,5 ton) nonostante il boom dell’e-commerce, ma aumentano del 468% gli acquisti di mezzi elettrici e ibridi.


INTERMODALE

-9,5% è la perdita in termini di volumi del trasporto intermodale (strada-ferrovia) nel primo semestre 2020. Questa modalità ha mostrato particolare resilienza, con perfomance migliori di altre modalità per il trasporto delle merci (-20,8% del trasporto stradale e -27,4% del cargo aereo).


CONSEGNE

+31% è la crescita del fatturato proveniente da prodotti acquistati online nel 2020. L’e-commerce ha subito una contrazione del 3% per la scomparsa dei servizi, ma la domanda di beni è esplosa, così come la necessità di consegnarli.

La logistica sconta così una perdita di fatturato pari al 9,3% in linea con l’andamento del PIL.


PORTI E CONTAINER

-40,5% è la perdita di tonnellate di merci nei porti italiani a fronte di un deficit degli scali europei quantificato da Eurostat in un 17%: la flessione italiana è seconda soltanto a quella di Malta che perde più del 50%.

In crescita solo Croazia e Novergia.

Tra gennaio e settembre 2020 solo Trieste ha registrato un +1,1% nel traffico container, La Spezia ha perso il 21,1% e Genova il 13,1%.


Fonte: Uomini e trasporti – febbraio 2021

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