Disciplina della subvezione: costi minimi e tempi di pagamento
Nella mattinata del 1° dicembre 2021 ASSOTIR ha tenuto una conferenza stampa per rendere note le ragioni della sua uscita da UNATRAS (Unione Nazionale delle Associazioni dell’Autotrasporto Merci) e le priorità su cui ricercare le future alleanze.
Per ASSOTIR erano presenti la Presidente Nazionale, Anna Vita Manigrasso, ed il Segretario Generale, Claudio Donati, i quali hanno sottolineato come l’uscita da UNATRAS scaturisca da una approfondita riflessione che ha visto crescere le criticità specialmente nell’ultimo anno, al punto da porre in questione il proseguimento di questa esperienza all’interno di UNATRAS.
“Si poteva e si doveva fare migliore uso della forza rappresentativa di UNATRAS” sostiene la presidente Anna Vita Manigrasso” per rendere prioritario il tema delle regole necessarie a riformare il settore”. Il riferimento è a tre temi ritenuti fondamentali:
1. L’aggiornamento e il miglioramento tecnico dei costi minimi di riferimento che, emanati con decreto direttoriale n.206 del 27-11-2020 da parte del MIMS, non essendo mai stati aggiornati, sono diventati a tutti gli effetti lettera morta;
2. La mancanza di una proposta unitaria per il rafforzamento della normativa riguardante il rispetto dei tempi certi di pagamento di un’impresa di trasporto secondo quanto previsto dalla legge (30/60gg);
3. L’inerzia rispetto alla scadenza (febbraio 2022) per il recepimento da parte dello Stato italiano del Regolamento UE 1055/2020 all’art.5, lett. g) riguardante la riforma del requisito dello stabilimento dell’impresa di autotrasporto, che rappresenta un’occasione unica per intervenire sull’abuso della subvezione, fonte di enorme sfruttamento per migliaia di operatori.
“Oltre alle ragioni sopracitate”, afferma Donati, “ha contributo ad esasperare la situazione, il documento presentato da UNATRAS alle Commissioni Trasporti e Ambiente della Camera dei deputati sul Decreto-legge 121/2021, meglio noto come Decreto Infrastrutture e Trasporti, che ha modificato i criteri per accedere al Comitato Centrale per l’Albo degli autotrasportatori”.
“Tale documento, su cui era noto la netta contrarietà di ASSOTIR, è stato redatto senza neppure interpellare la stessa in evidente violazione delle norme regolamentari di UNATRAS e dei principi elementari di democrazia”.
Al netto di tutto ciò, ASSOTIR intende oggi aprire uno spazio politico nuovo, aperto a tutti e basato sui contenuti, a partire dai tre sopra indicati, su cui confrontarsi con le istituzioni ed il mondo della rappresentanza del settore, ma anche e, soprattutto, coinvolgere i veri protagonisti: i trasportatori.
Per ASSOTIR erano presenti la Presidente Nazionale, Anna Vita Manigrasso, ed il Segretario Generale, Claudio Donati, i quali hanno sottolineato come l’uscita da UNATRAS scaturisca da una approfondita riflessione che ha visto crescere le criticità specialmente nell’ultimo anno, al punto da porre in questione il proseguimento di questa esperienza all’interno di UNATRAS.
“Si poteva e si doveva fare migliore uso della forza rappresentativa di UNATRAS” sostiene la presidente Anna Vita Manigrasso” per rendere prioritario il tema delle regole necessarie a riformare il settore”. Il riferimento è a tre temi ritenuti fondamentali:
1. L’aggiornamento e il miglioramento tecnico dei costi minimi di riferimento che, emanati con decreto direttoriale n.206 del 27-11-2020 da parte del MIMS, non essendo mai stati aggiornati, sono diventati a tutti gli effetti lettera morta;
2. La mancanza di una proposta unitaria per il rafforzamento della normativa riguardante il rispetto dei tempi certi di pagamento di un’impresa di trasporto secondo quanto previsto dalla legge (30/60gg);
3. L’inerzia rispetto alla scadenza (febbraio 2022) per il recepimento da parte dello Stato italiano del Regolamento UE 1055/2020 all’art.5, lett. g) riguardante la riforma del requisito dello stabilimento dell’impresa di autotrasporto, che rappresenta un’occasione unica per intervenire sull’abuso della subvezione, fonte di enorme sfruttamento per migliaia di operatori.
“Oltre alle ragioni sopracitate”, afferma Donati, “ha contributo ad esasperare la situazione, il documento presentato da UNATRAS alle Commissioni Trasporti e Ambiente della Camera dei deputati sul Decreto-legge 121/2021, meglio noto come Decreto Infrastrutture e Trasporti, che ha modificato i criteri per accedere al Comitato Centrale per l’Albo degli autotrasportatori”.
“Tale documento, su cui era noto la netta contrarietà di ASSOTIR, è stato redatto senza neppure interpellare la stessa in evidente violazione delle norme regolamentari di UNATRAS e dei principi elementari di democrazia”.
Al netto di tutto ciò, ASSOTIR intende oggi aprire uno spazio politico nuovo, aperto a tutti e basato sui contenuti, a partire dai tre sopra indicati, su cui confrontarsi con le istituzioni ed il mondo della rappresentanza del settore, ma anche e, soprattutto, coinvolgere i veri protagonisti: i trasportatori.
Fonte: Assotir