La sicurezza stradale dei pedoni: consigli e soluzioni
Ogni anno si procede con il conto dei morti pedonali constatando che il numero purtroppo è ancora alto.
Nell'anno 2023 si sono registrate 434 vittime fra i pedoni, mentre nel 2022 sono stati registrati 485 decessi a fronte di 7.765 investimenti. Chi sono le vittime più colpite? La statistica ci dice che sono soprattutto anziani con più di 60 anni (277) e minorenni dai 5 ai 16 anni. Saremmo portati a pensare che la maggior parte di questi incidenti si verifichino perché i pedoni non assumono un atteggiamento corretto, mentre invece la maggior parte viene investita sulle strisce pedonali, o addirittura sui marciapiedi.
Sempre secondo i dati statistici le regioni più pericolose per i pedoni sono: Campania, Lombardia e Lazio, con un gran numero di incidenti specialmente a Roma. Nel Lazio lo scorso anno sono state registrate 73 vittime, di cui 42 solo nella capitale. Non solo: si è purtroppo registrato un incremento della pirateria stradale e dell'omissione di soccorso. Questa strage silenziosa che si perpetua ogni anno, e di cui solo i casi eclatanti passano sui mass media, necessita di un intervento urgente su più fronti. Le sanzioni non sono più un deterrente efficace, o meglio non bastano, anche se è altresì vero che prima dell'inserimento della patente a punti (nel 2002) le vittime pedonali erano 1.226. Si necessita di una svolta culturale e prendere esempio dalle buone pratiche dai paesi europei che sono riusciti ad abbattere il drammatico numero delle vittime. Occorre senz'altro investire nelle infrastrutture e nella sicurezza degli attraversamenti pedonali, ma si necessita anche di un maggiore coinvolgimento della comunità; bisogna inoltre investire sull'educazione civica di bambini ed adolescenti.
LE PRINCIPALI CAUSE DI INCIDENTI STRADALI COINVOLGENTI I PEDONI
Premessa: questo articolo a scopo informativo non è rivolto esclusivamente a chi non guida, ma a tutti, perché tutti siamo pedoni, in fondo. Abbiamo iniziato a parlare delle vittime: nello specifico le categorie più colpite sono anziani e minorenni.
Nel caso degli anziani è importante evidenziare come i loro riflessi fisici e sensoriali siano maggiormente rallentanti, c'è un calo di vista ed udito che li rende particolarmente esposti.
C'è da dire anche che, molto spesso, il semaforo verde per i pedoni ha un tempo troppo limitato e gli anziani non camminano abbastanza velocemente. Nel caso dei bambini invece ci troviamo di fronte a dei soggetti che hanno una scarsa percezione del pericolo e difficoltà nel comprendere il quadro complessivo dell'ambiente che li circonda. Un bambino che gioca per strada, i genitori dovrebbero scoraggiare questo comportamento, si concentra sul gioco e non sui veicoli che passano. Nei restanti casi di adulti ed adolescenti molto spesso la causa dell'incidente è da riscontrarsi nella distrazione, nell'uso del cellulare: l'uso di dispositivi elettronici durante l'attraversamento stradale distrae il soggetto e lo rende più esposto. Fra i comportamenti a rischio dei pedoni dobbiamo sottolineare il non camminare sui marciapiedi, non rispettare i semafori pedonali, ma anche 'attraversamento improvviso, non rispettando le precedenze dovute ai veicoli ed anche l'attraversare fuori dalle strisce pedonali. Ci sono poi i comportamenti scorretti adottati dagli automobilisti, ad esempio guidare guardando il cellulare anziché la strada, che è fonte di distrazione. La velocità resta la principale causa degli incidenti. Anche mettersi alla guida stanchi, o peggio, ubriachi, contribuisce agli incidenti che coinvolgono i pedoni.
A ciò si aggiungono altri fattori di incidente, ad esempio la scarsa visibilità, che possono derivare da nebbia e pioggia, o il fatto che i passaggi pedonali non siano ben visibili. Molto spesso il tratto dello zebrato non è ben illuminato, o non è ben segnalato, e la visuale è coperta da ostacoli (cartellonistica pubblicitaria, veicoli parcheggiati, piante etc). Ci troviamo in molti casi di fronte ad infrastrutture stradali inadeguate, o alla mancanza di isole pedonali e marciapiedi o di semafori appositi per i pedoni.
SOLUZIONI INFRASTRUTTURALI PER MIGLIORARE LA SICUREZZA STRADALE DEI PEDONI
Fra gli interventi necessari per ridurre le vittime fra i pedoni, troviamo fondamentali gli interventi infrastrutturali.
In primo luogo si necessita di attraversamenti pedonali sicuri rialzati, dotati di segnaletica ben visibile per evidenziare i punti di attraversamento.
I semafori pedonali devono essere presenti laddove vi siano grandi incroci trafficati. Devono essere sempre presenti dei marciapiedi che siano ampi e sicuri e ben separati dalla carreggiata; inoltre andrebbero create isole rialzate al centro della carreggiata per permettere attraversamenti in due fasi.
È altresì indispensabile che si migliori l'illuminazione notturna nei punti di passaggio pedonali, rimuovendo gli ostacoli che ne impediscono la visuale. Dovrebbe essere inoltre vietato ai veicoli di sostare nelle aree pedonali e vanno inasprite le multe per chi parcheggia sullo zebrato. È fondamentale instaurare delle zone 30 km/h nell'abitato, in modo da ridurre i limiti di velocità, soprattutto nelle aree residenziali e scolastiche. Da ultimo si necessita di una intensificazione dei controlli e delle sanzioni per comportamenti scorretti di conducenti e pedoni. Sarebbe inoltre un'ottima idea prendere spunto dalle pratiche per la sicurezza dei pedoni che sono state implementate con successo nel mondo. In Colombia, ad esempio, si trovano le "ciclovías", strade chiuse al traffico veicolare durante i fine settimana per permettere attività ricreative e mobilità attiva. Sono state inoltre promosse campagne di sensibilizzazione per la sicurezza stradale. A Copenaghen sono stati estesi marciapiedi e piste ciclabili, riducendo lo spazio dedicato ai veicoli.
A Londra si è deciso di installare le "20 mph zones" con limiti di velocità più bassi nelle aree residenziali e scolastiche. Sono state inoltre sviluppate le "healthy streets" con priorità per pedoni e ciclisti. A Singapore sono stati installati semafori con dispositivi che rilevano la presenza dei pedoni ed il governo investe in piani educativi che coinvolgono in modo particolare i bambini.
CONSIGLI DI COMPORTAMENTO PER I PEDONI E GLI AUTOMOBILISTI PER UNA MOBILITÀ PIÙ SICURA
È inevitabile osservare che il comportamento sicuro dei pedoni dipende soprattutto dal rispetto delle norme, da parte di questi ultimi e degli automobilisti. Ricordiamo che in diritto sono previsti degli articoli specifici che regolamentano il comportamento di entrambi: Art. 190 Comportamento dei pedoni e Art. 191 Comportamento dei conducenti nei confronti dei pedoni del C.d.S. Come da Art. 190 i pedoni devono transitare o sostare nelle aree a loro preposte (marciapiedi, zebrato, isole pedonali e via dicendo). In caso siano mancanti, devono procedere ai lati della carreggiata nel senso di marcia opposto rispetto ai veicoli (e sul margine destro quando si tratti di carreggiata a senso unico di circolazione). In ore notturne è meglio indossare abiti chiari o con bande fluorescenti, soprattutto fuori dal centro abitato. Ricordiamo che ai pedoni è vietato attraversare la carreggiata fuori dallo zebrato, ed è vietato sostare o indugiare sulla carreggiata.
Se la zona è sprovvista di isole e attraversamenti pedonali, il pedone deve dare la precedenza ai veicoli. In assenza di passaggi sopraelevati, sotterranei e zebrato, il pedone sarà tenuto ad attraversare perpendicolarmente la carreggiata e mai diagonalmente. I pedoni che non si attengono alle norme sono soggetti alla sanzione amministrativa per una somma che va da 26,00 a 102,00 euro. Come da Art. 191 gli automobilisti devono dare la precedenza ai pedoni, presso gli attraversamenti pedonali. In prossimità di questi occorre rallentare. Nelle strade sprovviste di tali infrastrutture il conducente consentirà 'attraversamento del pedone che si sia già avviato. Il conducente è tenuto a mantenere i limiti di velocità ed a rispettare i semafori pedonali. Non guidare in stato di stanchezza o alterazione. La mancata precedenza ai pedoni sulle strisce comporta il decurtamento di 8 punti dalla patente. Invalidi, bambini o anziani hanno la precedenza anche in caso di assenza dello zebrato. Ad entrambi si chiede di prestare massima attenzione sulla strada: evitare di utilizzare il cellulare, di ascoltare musica a tutto volume e tutte le fonti di distrazione che possano causare un incidente. Il pedone deve rendersi visibile e manifestare la sua volontà di attraversare, scambiando possibilmente un cenno di intesa con l'automobilista in arrivo.
Attraversare d'improvviso, di fretta, senza segnalare la propria presenza, in assenza di semafori pedonali, può causare incidenti.
IL RUOLO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLA COMUNITÀ PER UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE E SICURA
Per una mobilità più sicura e sostenibile è fondamentale che la comunità e le amministrazioni lavorino di concerto. Le politiche per la sicurezza stradale di base devono prevedere il coinvolgimento della comunità, l'educazione stradale e la prevenzione degli incidenti. Sia i pedoni che gli automobilisti devono essere maggiormente sensibilizzati alle regole ed al rispetto reciproco. È importante partire dalle basi, quindi insegnare l'educazione stradale ai bambini, ma anche agli adolescenti. Agli uni ed agli altri è importante insegnare che non si guarda il telefono mentre si attraversa, né si deve ascoltare la musica ad alto volume.
Ai bambini va insegnata l'importanza di attraversare sulle strisce, controllare il semaforo pedonale e camminare sui marciapiedi. Per strada i bambini devono dare la mano ai genitori e non correre a loro piacimento. Va inoltre loro insegnato che non si gioca in mezzo alla strada, o sul marciapiede. Il compito dell'amministrazione è quello di svolgere una pianificazione e progettazione che abbia il fine di individuare i problemi, e creare le soluzioni, per preservare la sicurezza dei pedoni. Stiamo parlando dunque parlando di eliminare gli ostacoli che impediscono la visuale negli attraversamenti pedonali, migliorare l'illuminazione, curare periodicamente la manutenzione e via dicendo. Negli attraversamenti pedonali dotati di semaforo le singole fasi devono essere calcolate in modo tale da garantire un attraversamento sicuro ai pedoni, soprattutto a quelli più anziani che camminano più lentamente.
Un occhio di riguardo va verso i soggetti con disabilità, occorre rimuovere qualsiasi barriera architettonica che impedisca loro di accedere agli attraversamenti pedonali. Nel caso dei soggetti ipovedenti andrebbero introdotti percorsi tattili ma anche dispositivi acustici per segnalare la fase verde del semaforo pedonale.
Dall'altro lato, quello degli automobilisti, sarebbe necessario implementare i controlli stradali, istituire corsi obbligatori di aggiornamento per i conducenti sulla guida attenta e responsabile ed incentivare l'uso di mezzi di spostamento diversi dalle auto.
Di fondamentale importanza il coinvolgimento della comunità: oltre alle campagne di sensibilizzazione serve la partecipazione di scuole, associazioni e comunità locali. Distribuire materiale informativo e gadget promozionali sulla sicurezza stradale è un modo per aumentare la sensibilizzazione. Può essere utile istituire premi e riconoscimenti per cittadini, scuole o aziende che si distinguono per iniziative sulla sicurezza.
Ci viene in aiuto l'uso della tecnologia: sviluppare app e piattaforme online per segnalare problemi e suggerire miglioramenti, ad esempio. Utilizzare i social media per diffondere messaggi e iniziative sulla sicurezza stradale. Necessari tavoli di dialogo per rendere partecipare il cittadino: quali sono i bisogni e le necessità? Quali sono le problematiche del pedone riscontrate in città? Quindi organizzare workshop, tavoli di lavoro e incontri pubblici per raccogliere input e feedback dai residenti. È un'idea interessante da sviluppare quella del coinvolgimento attivo dei cittadini: volontari, ad esempio, possono monitorare la situazione pedonale della città e segnalare i problemi riscontrati. Da ultimo è importante collegare le iniziative di sicurezza stradale ad altri temi di interesse per i cittadini, come la qualità dell'ambiente, la mobilità sostenibile e la vivibilità urbana.
Nell'anno 2023 si sono registrate 434 vittime fra i pedoni, mentre nel 2022 sono stati registrati 485 decessi a fronte di 7.765 investimenti. Chi sono le vittime più colpite? La statistica ci dice che sono soprattutto anziani con più di 60 anni (277) e minorenni dai 5 ai 16 anni. Saremmo portati a pensare che la maggior parte di questi incidenti si verifichino perché i pedoni non assumono un atteggiamento corretto, mentre invece la maggior parte viene investita sulle strisce pedonali, o addirittura sui marciapiedi.
Sempre secondo i dati statistici le regioni più pericolose per i pedoni sono: Campania, Lombardia e Lazio, con un gran numero di incidenti specialmente a Roma. Nel Lazio lo scorso anno sono state registrate 73 vittime, di cui 42 solo nella capitale. Non solo: si è purtroppo registrato un incremento della pirateria stradale e dell'omissione di soccorso. Questa strage silenziosa che si perpetua ogni anno, e di cui solo i casi eclatanti passano sui mass media, necessita di un intervento urgente su più fronti. Le sanzioni non sono più un deterrente efficace, o meglio non bastano, anche se è altresì vero che prima dell'inserimento della patente a punti (nel 2002) le vittime pedonali erano 1.226. Si necessita di una svolta culturale e prendere esempio dalle buone pratiche dai paesi europei che sono riusciti ad abbattere il drammatico numero delle vittime. Occorre senz'altro investire nelle infrastrutture e nella sicurezza degli attraversamenti pedonali, ma si necessita anche di un maggiore coinvolgimento della comunità; bisogna inoltre investire sull'educazione civica di bambini ed adolescenti.
LE PRINCIPALI CAUSE DI INCIDENTI STRADALI COINVOLGENTI I PEDONI
Premessa: questo articolo a scopo informativo non è rivolto esclusivamente a chi non guida, ma a tutti, perché tutti siamo pedoni, in fondo. Abbiamo iniziato a parlare delle vittime: nello specifico le categorie più colpite sono anziani e minorenni.
Nel caso degli anziani è importante evidenziare come i loro riflessi fisici e sensoriali siano maggiormente rallentanti, c'è un calo di vista ed udito che li rende particolarmente esposti.
C'è da dire anche che, molto spesso, il semaforo verde per i pedoni ha un tempo troppo limitato e gli anziani non camminano abbastanza velocemente. Nel caso dei bambini invece ci troviamo di fronte a dei soggetti che hanno una scarsa percezione del pericolo e difficoltà nel comprendere il quadro complessivo dell'ambiente che li circonda. Un bambino che gioca per strada, i genitori dovrebbero scoraggiare questo comportamento, si concentra sul gioco e non sui veicoli che passano. Nei restanti casi di adulti ed adolescenti molto spesso la causa dell'incidente è da riscontrarsi nella distrazione, nell'uso del cellulare: l'uso di dispositivi elettronici durante l'attraversamento stradale distrae il soggetto e lo rende più esposto. Fra i comportamenti a rischio dei pedoni dobbiamo sottolineare il non camminare sui marciapiedi, non rispettare i semafori pedonali, ma anche 'attraversamento improvviso, non rispettando le precedenze dovute ai veicoli ed anche l'attraversare fuori dalle strisce pedonali. Ci sono poi i comportamenti scorretti adottati dagli automobilisti, ad esempio guidare guardando il cellulare anziché la strada, che è fonte di distrazione. La velocità resta la principale causa degli incidenti. Anche mettersi alla guida stanchi, o peggio, ubriachi, contribuisce agli incidenti che coinvolgono i pedoni.
A ciò si aggiungono altri fattori di incidente, ad esempio la scarsa visibilità, che possono derivare da nebbia e pioggia, o il fatto che i passaggi pedonali non siano ben visibili. Molto spesso il tratto dello zebrato non è ben illuminato, o non è ben segnalato, e la visuale è coperta da ostacoli (cartellonistica pubblicitaria, veicoli parcheggiati, piante etc). Ci troviamo in molti casi di fronte ad infrastrutture stradali inadeguate, o alla mancanza di isole pedonali e marciapiedi o di semafori appositi per i pedoni.
SOLUZIONI INFRASTRUTTURALI PER MIGLIORARE LA SICUREZZA STRADALE DEI PEDONI
Fra gli interventi necessari per ridurre le vittime fra i pedoni, troviamo fondamentali gli interventi infrastrutturali.
In primo luogo si necessita di attraversamenti pedonali sicuri rialzati, dotati di segnaletica ben visibile per evidenziare i punti di attraversamento.
I semafori pedonali devono essere presenti laddove vi siano grandi incroci trafficati. Devono essere sempre presenti dei marciapiedi che siano ampi e sicuri e ben separati dalla carreggiata; inoltre andrebbero create isole rialzate al centro della carreggiata per permettere attraversamenti in due fasi.
È altresì indispensabile che si migliori l'illuminazione notturna nei punti di passaggio pedonali, rimuovendo gli ostacoli che ne impediscono la visuale. Dovrebbe essere inoltre vietato ai veicoli di sostare nelle aree pedonali e vanno inasprite le multe per chi parcheggia sullo zebrato. È fondamentale instaurare delle zone 30 km/h nell'abitato, in modo da ridurre i limiti di velocità, soprattutto nelle aree residenziali e scolastiche. Da ultimo si necessita di una intensificazione dei controlli e delle sanzioni per comportamenti scorretti di conducenti e pedoni. Sarebbe inoltre un'ottima idea prendere spunto dalle pratiche per la sicurezza dei pedoni che sono state implementate con successo nel mondo. In Colombia, ad esempio, si trovano le "ciclovías", strade chiuse al traffico veicolare durante i fine settimana per permettere attività ricreative e mobilità attiva. Sono state inoltre promosse campagne di sensibilizzazione per la sicurezza stradale. A Copenaghen sono stati estesi marciapiedi e piste ciclabili, riducendo lo spazio dedicato ai veicoli.
A Londra si è deciso di installare le "20 mph zones" con limiti di velocità più bassi nelle aree residenziali e scolastiche. Sono state inoltre sviluppate le "healthy streets" con priorità per pedoni e ciclisti. A Singapore sono stati installati semafori con dispositivi che rilevano la presenza dei pedoni ed il governo investe in piani educativi che coinvolgono in modo particolare i bambini.
CONSIGLI DI COMPORTAMENTO PER I PEDONI E GLI AUTOMOBILISTI PER UNA MOBILITÀ PIÙ SICURA
È inevitabile osservare che il comportamento sicuro dei pedoni dipende soprattutto dal rispetto delle norme, da parte di questi ultimi e degli automobilisti. Ricordiamo che in diritto sono previsti degli articoli specifici che regolamentano il comportamento di entrambi: Art. 190 Comportamento dei pedoni e Art. 191 Comportamento dei conducenti nei confronti dei pedoni del C.d.S. Come da Art. 190 i pedoni devono transitare o sostare nelle aree a loro preposte (marciapiedi, zebrato, isole pedonali e via dicendo). In caso siano mancanti, devono procedere ai lati della carreggiata nel senso di marcia opposto rispetto ai veicoli (e sul margine destro quando si tratti di carreggiata a senso unico di circolazione). In ore notturne è meglio indossare abiti chiari o con bande fluorescenti, soprattutto fuori dal centro abitato. Ricordiamo che ai pedoni è vietato attraversare la carreggiata fuori dallo zebrato, ed è vietato sostare o indugiare sulla carreggiata.
Se la zona è sprovvista di isole e attraversamenti pedonali, il pedone deve dare la precedenza ai veicoli. In assenza di passaggi sopraelevati, sotterranei e zebrato, il pedone sarà tenuto ad attraversare perpendicolarmente la carreggiata e mai diagonalmente. I pedoni che non si attengono alle norme sono soggetti alla sanzione amministrativa per una somma che va da 26,00 a 102,00 euro. Come da Art. 191 gli automobilisti devono dare la precedenza ai pedoni, presso gli attraversamenti pedonali. In prossimità di questi occorre rallentare. Nelle strade sprovviste di tali infrastrutture il conducente consentirà 'attraversamento del pedone che si sia già avviato. Il conducente è tenuto a mantenere i limiti di velocità ed a rispettare i semafori pedonali. Non guidare in stato di stanchezza o alterazione. La mancata precedenza ai pedoni sulle strisce comporta il decurtamento di 8 punti dalla patente. Invalidi, bambini o anziani hanno la precedenza anche in caso di assenza dello zebrato. Ad entrambi si chiede di prestare massima attenzione sulla strada: evitare di utilizzare il cellulare, di ascoltare musica a tutto volume e tutte le fonti di distrazione che possano causare un incidente. Il pedone deve rendersi visibile e manifestare la sua volontà di attraversare, scambiando possibilmente un cenno di intesa con l'automobilista in arrivo.
Attraversare d'improvviso, di fretta, senza segnalare la propria presenza, in assenza di semafori pedonali, può causare incidenti.
IL RUOLO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLA COMUNITÀ PER UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE E SICURA
Per una mobilità più sicura e sostenibile è fondamentale che la comunità e le amministrazioni lavorino di concerto. Le politiche per la sicurezza stradale di base devono prevedere il coinvolgimento della comunità, l'educazione stradale e la prevenzione degli incidenti. Sia i pedoni che gli automobilisti devono essere maggiormente sensibilizzati alle regole ed al rispetto reciproco. È importante partire dalle basi, quindi insegnare l'educazione stradale ai bambini, ma anche agli adolescenti. Agli uni ed agli altri è importante insegnare che non si guarda il telefono mentre si attraversa, né si deve ascoltare la musica ad alto volume.
Ai bambini va insegnata l'importanza di attraversare sulle strisce, controllare il semaforo pedonale e camminare sui marciapiedi. Per strada i bambini devono dare la mano ai genitori e non correre a loro piacimento. Va inoltre loro insegnato che non si gioca in mezzo alla strada, o sul marciapiede. Il compito dell'amministrazione è quello di svolgere una pianificazione e progettazione che abbia il fine di individuare i problemi, e creare le soluzioni, per preservare la sicurezza dei pedoni. Stiamo parlando dunque parlando di eliminare gli ostacoli che impediscono la visuale negli attraversamenti pedonali, migliorare l'illuminazione, curare periodicamente la manutenzione e via dicendo. Negli attraversamenti pedonali dotati di semaforo le singole fasi devono essere calcolate in modo tale da garantire un attraversamento sicuro ai pedoni, soprattutto a quelli più anziani che camminano più lentamente.
Un occhio di riguardo va verso i soggetti con disabilità, occorre rimuovere qualsiasi barriera architettonica che impedisca loro di accedere agli attraversamenti pedonali. Nel caso dei soggetti ipovedenti andrebbero introdotti percorsi tattili ma anche dispositivi acustici per segnalare la fase verde del semaforo pedonale.
Dall'altro lato, quello degli automobilisti, sarebbe necessario implementare i controlli stradali, istituire corsi obbligatori di aggiornamento per i conducenti sulla guida attenta e responsabile ed incentivare l'uso di mezzi di spostamento diversi dalle auto.
Di fondamentale importanza il coinvolgimento della comunità: oltre alle campagne di sensibilizzazione serve la partecipazione di scuole, associazioni e comunità locali. Distribuire materiale informativo e gadget promozionali sulla sicurezza stradale è un modo per aumentare la sensibilizzazione. Può essere utile istituire premi e riconoscimenti per cittadini, scuole o aziende che si distinguono per iniziative sulla sicurezza.
Ci viene in aiuto l'uso della tecnologia: sviluppare app e piattaforme online per segnalare problemi e suggerire miglioramenti, ad esempio. Utilizzare i social media per diffondere messaggi e iniziative sulla sicurezza stradale. Necessari tavoli di dialogo per rendere partecipare il cittadino: quali sono i bisogni e le necessità? Quali sono le problematiche del pedone riscontrate in città? Quindi organizzare workshop, tavoli di lavoro e incontri pubblici per raccogliere input e feedback dai residenti. È un'idea interessante da sviluppare quella del coinvolgimento attivo dei cittadini: volontari, ad esempio, possono monitorare la situazione pedonale della città e segnalare i problemi riscontrati. Da ultimo è importante collegare le iniziative di sicurezza stradale ad altri temi di interesse per i cittadini, come la qualità dell'ambiente, la mobilità sostenibile e la vivibilità urbana.
Fonte: Isomotori