26 Dicembre 2024

Tachigrafo truccato, scatta maxi multa

La Polizia di Stato ha sequestrato, durante un servizio di pattugliamento sul Raccordo Autostradale Firenze-Siena, un congegno elettronico capace di alterare la registrazione dei dati di velocità e i tempi di guida di un tir proveniente dalla Basilicata.

Il conducente, un giovane camionista, ha tentato fino all’ultimo di nascondere l’inganno, ma gli esperti agenti della Polizia Stradale di Siena, dopo il controllo di routine dei documenti e della merce, hanno approfondito l’accertamento anche su alcuni dei dati che il sistema del tachigrafo registra: velocità e ore di guida.

Si sono, quindi, accordi, che il sistema di rilevamento dei dati montato su quel camion consumava troppa corrente rispetto alla norma e, dopo un’accurata ispezione, hanno scovato un congegno elettronico che, attraverso l’impiego di un telecomando azionato dal conducente, faceva figurare il camion fermo, mentre in realtà era in viaggio, e registrare velocità e tempi di guida e riposo a sui piacimento.

Davanti all’evidenza il camionista ha potuto far altro che confessare e accettare la pesante multa di quasi 1.700 euro, la sospensione della patente fino a tre mesi, la decurtazione di 10 punti e, infine, il sequestro del marchingegno.

Stessa contravvenzione è stata emessa anche alla ditta proprietaria del tir, responsabile di avere permesso la pericolosa macchinazione.

Proprio pochi mesi fa la Federazione europea dei sindacati dei trasporti ha svolto un’indagine sulle condizioni di guida dei camionisti. Da questionario è emerso un quadro piuttosto preoccupante che fa presagire non pochi rischi per la sicurezza stradale.

Oltre la metà dei camionisti europei ha dichiarato di guidare in condizioni di affaticamento e colpi di sonno al volante piuttosto frequenti, nonostante l’obbligo dei turni di riposo e guida. Proprio quelli che, venendo regolarmente registrati dalle apparecchiature previste dalla legge, consentono il riposo dei guidatori, abbassando il rischio di incidenti stradali.

Tra i 2861 autisti di veicoli industriali e autobus il 0 per cento ha dichiarato di aver avuto colpi di sonno.


Fonte: La Nazione Siena

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