Il nuovo Codice Stradale: multe pesanti per chi usa il telefono
Guidare e contemporaneamente parlare al cellulare (senza vivavoce) costerà fino a 1.697 euro di multa. Cifra che sale a 2.588 euro in caso di recidiva. Oltre naturalmente alla sospensione della patente: da 15 giorni già dalla prima violazione a 3 mesi, oltre alla decurtazione fino a 10 punti, per chi commette la stessa infrazione nel biennio.
Chi parcheggia l’auto senza averne il diritto, nei posti destinati ai disabili, rischia una multa fino a 990 euro, che scendono a 660 nel caso il veicolo sia una moto o un motorino.
È la “tolleranza zero” promessa del Governo sulle strade italiane che arriva con il via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge e alla legge delega per le modifiche al Codice della strada e nuove norme sulla sicurezza stradale.
Il confronto
Il testo proposto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini era stato approvato dal Cdm lo scorso giugno, ma è tornato in Consiglio dopo il passaggio con comuni e Regioni e ora può cominciare i suoi iter parlamentare. L’obiettivo è farlo arrivare alle Camere entro ottobre. “L’auspicio è approvarlo al più presto”, dice Salvini che ha ricevuto anche il grazie dalla premier Giorgia Meloni per “i provvedimenti quanto più urgenti viste le troppe morti, anche di giovani ragazzi, sulle nostre strade”.
Le sanzioni
Tra le novità, recepite proprio dopo l’incontro nella Conferenza unificata Stato-Regioni, c’è l’inasprimento delle sanzioni per chi usa il cellulare alla guida, per chi guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto stupefacenti, per chi supera i limiti di velocità e per chi parcheggia dove non può. Quindi, ad esempio, a chi per almeno due volte in un anno supera i limiti di velocità in un centro abitato arriva una multa fino a 1.084 euro con la sospensione della patente fino a 30 giorni. Sanzioni molto più elevate, oltre che per chi parcheggiata nei posti riservati ai disabili (da 165 a 660 euro).
Ma la “tolleranza zero” riguarda anche chi guida ubriaco o dopo aver assunto stupefacenti, soprattutto se recidivo. La patente verrà subito ritirata e sospesa: fino a 3 anni per i casi più gravi.
Il livello “zero”
Non solo, chi è già stato trovato positivo all’alcol test non potrà guidare dopo aver bevuto alcol, anche pochissimo: per lui il limite da non superare è 0 g/l (per tutti gli altri è 0,5 g/l) e dovrà obbligatoriamente installare (e a proprie spese) l’alcol-lock, un dispositivo che blocca il motore nel caso rilievi un tasso alcolemico al di sopra dello zero. La patente potrà essere subito ritirata e sospesa anche in caso di sospetto uso di stupefacenti, in attesa del risultato delle analisi per l’accertamento dello stato psico-fisico. Patente revocata a vita invece per chi commette, mentre è alla guida, un reato gravissimo, come ad esempio la fuga dopo aver provocato un incidente stradale senza prestare soccorso.
I più giovani
Misure più stringenti anche per i giovanissimi. I neopatentati dovranno aspettare 3 anni (non più 1) prima di poter guidare un’auto di grossa cilindrata e se guidano senza aver 18 anni o senza patente dovranno aspettare i 24 prima di potersi rimettere al volante.
Previsti anche i corsi di educazione stradale nelle scuole superiori.
I sorpassi
Tra le altre richieste dei Comuni che hanno ricevuto il via libera ci sono l’aumento di spazi per le piste ciclabili e l’ok a zone a priorità ciclabile con limite a 30 chilometri orari. Per gli automobilisti c’è poi l’obbligo di almeno un metro e mezzo di distanza per superare un ciclista.
Una stretta arriva poi per i monopattini. Per tutti diventano obbligatori il casco e una identificazione, una sorta di targa. Non potranno circolare nelle isole pedonali e sui marciapiedi e in strade extraurbane con limiti di velocità sopra i 50 chilometri. Da rivedere infine il sistema degli autovelox spesso al centro di polemiche per il loro abuso. Verrà studiata una loro regolamentazione sia dal punto di vista tecnologico sia sul loro posizionamento.
Fonte: Corriere della Sera
Chi parcheggia l’auto senza averne il diritto, nei posti destinati ai disabili, rischia una multa fino a 990 euro, che scendono a 660 nel caso il veicolo sia una moto o un motorino.
È la “tolleranza zero” promessa del Governo sulle strade italiane che arriva con il via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge e alla legge delega per le modifiche al Codice della strada e nuove norme sulla sicurezza stradale.
Il confronto
Il testo proposto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini era stato approvato dal Cdm lo scorso giugno, ma è tornato in Consiglio dopo il passaggio con comuni e Regioni e ora può cominciare i suoi iter parlamentare. L’obiettivo è farlo arrivare alle Camere entro ottobre. “L’auspicio è approvarlo al più presto”, dice Salvini che ha ricevuto anche il grazie dalla premier Giorgia Meloni per “i provvedimenti quanto più urgenti viste le troppe morti, anche di giovani ragazzi, sulle nostre strade”.
Le sanzioni
Tra le novità, recepite proprio dopo l’incontro nella Conferenza unificata Stato-Regioni, c’è l’inasprimento delle sanzioni per chi usa il cellulare alla guida, per chi guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto stupefacenti, per chi supera i limiti di velocità e per chi parcheggia dove non può. Quindi, ad esempio, a chi per almeno due volte in un anno supera i limiti di velocità in un centro abitato arriva una multa fino a 1.084 euro con la sospensione della patente fino a 30 giorni. Sanzioni molto più elevate, oltre che per chi parcheggiata nei posti riservati ai disabili (da 165 a 660 euro).
Ma la “tolleranza zero” riguarda anche chi guida ubriaco o dopo aver assunto stupefacenti, soprattutto se recidivo. La patente verrà subito ritirata e sospesa: fino a 3 anni per i casi più gravi.
Il livello “zero”
Non solo, chi è già stato trovato positivo all’alcol test non potrà guidare dopo aver bevuto alcol, anche pochissimo: per lui il limite da non superare è 0 g/l (per tutti gli altri è 0,5 g/l) e dovrà obbligatoriamente installare (e a proprie spese) l’alcol-lock, un dispositivo che blocca il motore nel caso rilievi un tasso alcolemico al di sopra dello zero. La patente potrà essere subito ritirata e sospesa anche in caso di sospetto uso di stupefacenti, in attesa del risultato delle analisi per l’accertamento dello stato psico-fisico. Patente revocata a vita invece per chi commette, mentre è alla guida, un reato gravissimo, come ad esempio la fuga dopo aver provocato un incidente stradale senza prestare soccorso.
I più giovani
Misure più stringenti anche per i giovanissimi. I neopatentati dovranno aspettare 3 anni (non più 1) prima di poter guidare un’auto di grossa cilindrata e se guidano senza aver 18 anni o senza patente dovranno aspettare i 24 prima di potersi rimettere al volante.
Previsti anche i corsi di educazione stradale nelle scuole superiori.
I sorpassi
Tra le altre richieste dei Comuni che hanno ricevuto il via libera ci sono l’aumento di spazi per le piste ciclabili e l’ok a zone a priorità ciclabile con limite a 30 chilometri orari. Per gli automobilisti c’è poi l’obbligo di almeno un metro e mezzo di distanza per superare un ciclista.
Una stretta arriva poi per i monopattini. Per tutti diventano obbligatori il casco e una identificazione, una sorta di targa. Non potranno circolare nelle isole pedonali e sui marciapiedi e in strade extraurbane con limiti di velocità sopra i 50 chilometri. Da rivedere infine il sistema degli autovelox spesso al centro di polemiche per il loro abuso. Verrà studiata una loro regolamentazione sia dal punto di vista tecnologico sia sul loro posizionamento.
Fonte: Corriere della Sera